lunes, 20 de septiembre de 2010

Altra critica Concerto Tango e folklore argentino

Tango e folklore argentino-di Claudia Barbarino

Solo musica di classe al Palazzo Reale di Napoli. Fino al 26 settembre, infatti, si potrà assistere a straordinari ed eleganti concerti sinfonici. La serata del 17 è stata dedicata alle tradizionali sonorità sudamericane: Tango e Folklore argentino nel Cortile d’Onore. Alle 21 precise si posiziona sul palco il coro del San Carlo diretto da Salvatore Caputo; subito dopo il maestro Maurizio Agostini compare sulla scena e si siede al suo pianoforte, strumento principe dell’intera performance.
Le Cincos canciones populares argentinas di Alberto Ginastera, scritte nel 1943, appartenenti alla prima fase musicale del compositore (quella del “nazionalismo oggettivo”), celebrano l’inizio dello spettacolo. Ora dinamiche (Chacarera e Gato), ora mesti e addolorate (Triste e Zamba), ora delicate (come la ninna nanna, Arroró), le cinque canzoni sono intonate dal baritono argentino Lisandro Guinis.
Alla fine dell’esibizione, dopo gli applausi, le composizioni romantiche di Carlos Guastavino garantiscono che il nostro “viaggio” in terra Argentina continua: il coro del San Carlo e il maestro Agostini interpretano Gala del dìa; Quién fuera como el jazmnín; Chañarcito, chañarcito…; Viento Norte; Al tribunal de tu pecho… e Una de dos.
Rientra Guinis pronto a dare la sua voce a Carlos Gardel (cantante e musicista argentino) e ai suoi brani appassionati e malinconici come solo i sudamericani sanno essere. Volver, la tanto famosa Por una cabeza e El día que me quieras diventano colonna sonora di tanghi sensuali.
Ora sul palco compare un uomo conteso — il ballerino e coreografo, Edmondo Tucci — da due donne — l’étoile Giovanna Spalice e la prima ballerina Elisabetta Magliulo. I danzatori del corpo di ballo del teatro San Carlo rapiscono l’attenzione della platea.
L’ultima parte del concerto è riservata alla musica sacra di Ariel Ramirez, quindi alla sua Misa Criolla, considerata unica nel suo genere per la fusione dei ritmi ispano-americani con i temi tipici della messa. Ad eseguire i vari brani (Kyrie; Gloria; Credo; Sanctus; Agnus Dei) è il tenore argentino Jorge Ansorena accompagnato dal coro. Strumenti nuovi come tamburo, maracas, wind chimes e bastone della pioggia animano l’esecuzione. Kyrie apre la messa; dunque ascoltiamo un gioioso Gloria seguito dal Credo e il Sanctus, per terminare con l’Agnus Dei sullo stile della pampa argentina.
L’ultimo pezzo è del direttore Caputo che al pianoforte si esprime suonando un’ appassionante Por una cabeza.
"Mxpress.eu"

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