domingo, 31 de enero de 2010

Messe Solemnelle di Rossini

Teatro San Carlo-stagione sinfonica
Direttore: Maurizio Benini
maestro del coro: Salvatore Caputo
soprano: Teresa Romano
contralto: Marianna Pizzolato
tenore: Mario Zeffiri
basso: Ugo Guagliardo

Gioachino Rossini
Messe Solennelle - per voci soliste, coro e orchestra

sabato 6 febbraio ore 20.30
domenica 7 febbraio ore 18

Foto concerto Ravello





Aggiungiamo queste tre foto realizzate dal maestro Mennella in occasione della trasferta a Ravello per l'inaugurazione dell'Auditorium con la 9a Sinfonia di Beethoven.

Video Teatro San Carlo

Cliccando vedrete un video ufficiale del Teatro San Carlo realizzato il 24 gennaio 2010 in occasione della prova generale della Clemenza di Tito
www.youtube.com/user/teatrodisancarlo#p/u/1/s39ZPUheH9k
www.youtube.com/user/teatrodisancarlo#p/u/0/h-knsM4E0Lw

9a Beethoven Ravello

Il 30 gennaio abbiamo inaugurato
l'Auditorium di Ravello
con la realizzazione della
9a Sinfonia di Beethoven.
Coro e orchestra del Teatro San Carlo
Solisti dell'Accademia della Scala
direttore del coro-Salvatore Caputo
direttore d'orchestra-David Afkham
Qui troverete alcune foto
Il Concerto
L'entrata dell'Auditorium




La vista dall'Auditorium











viernes, 29 de enero de 2010

Auditorium Ravello

"Foto Corriere della Sera-30 gennaio 2010"

Oggi saremo protagonisti dell'inaugurazione dell'Auditorium di Ravello con la 9a Sinfonia di Beethoven.
Coro e orchestra del Teatro San Carlo
Solisti dell'Accademia della Scala
direttore del coro: Salvatore Caputo
direttore d'orchestra: David Ashkam

Critica Clemenza di Tito

Efficace, come sempre, il coro del San Carlo diretto da Salvatore Caputo
"Corriere del Mezzogiorno"-29 gennaio 2010

Critica Clemenza di Tito

"Né va sottaciuta la bravura del coro,diretto da Salvatore Caputo e impegnato in alcune tra le piú belle pagine dell'opera, tra cui l'incantevole scena del secondo atto, ove la desolazione di Tito, invano confortato dal popolo dopo il fallito attentato, é stata resa in tutta la struggente intensitá.
Successo pieno e convinto".
"Il Mattino"-29 gennaio 2010

miércoles, 27 de enero de 2010

Inaugurazione Auditorium Ravello

I sogni diventano realtà, nel fine settimana si inaugura l’Auditorium “Oscar Niemeyer”

Un sogno che si realizza, dopo anni di battaglie e ricorsi al Tar l’Auditorium “Oscar Niemeyer” è stato realizzato. Ci sono voluti circa 4 anni, ma alla fine l’opera è compiuta, nonostante le tante critiche e i tanti malumori. Dal 26 ottobre 2006 al 29 gennaio 2010, data dell’inaugurazione dell’Auditorium progettato dall’archistar brasiliana Oscar Niemeyer. Un onda bianca che affaccia su uno dei panorami più incantevoli del mondo, scenografia di miliardi di fotografie ed anche di diversi film internazionali. L’Auditorium “Oscar Niemeyer” è un qualcosa di unico, un progetto realizzato dal architetto brasiliano, prestando molta attenzione e cura “una città unica molto bella, artistica, preziosa – commenta Niemeyer – che merita un’opera importante”
Tre giorni di musica, danza e cinema, con ampi spazi dedicati all’approfondimento culturale, passando per l’omaggio doveroso a Oscar Niemeyer, senza dimenticare i piaceri della gastronomia più raffinata. Tutto quanto sia in grado di offrire una struttura moderna ed elegante come l’Auditorium “Oscar Niemeyer” di Ravello sarà esibito al pubblico nel corso dei tre giorni dell’inaugurazione.

La grande musica sinfonicaInnanzitutto, con la proposta della Nona Sinfonia di Beethoven, nell’interpretazione dei complessi del Teatro di San Carlo , affiancati dai giovani solisti dell’Accademia del Teatro alla Scala e diretti dal 26enne David Afhkam, numero due della Gustav Mahler Jugendorchester.
La Musica da camera – Al miglior repertorio cameristico rimanda, invece, il concerto di Salvatore Accardo, uno dei massimi violinisti del nostro tempo, alle prese con le celeberrime “Stagioni” di Vivaldi. Insieme a lui, l’Orchestra da Camera Italiana, complesso giovane ed affidabile cresciuto sotto le cure dello stesso Accardo.

La Danza – Hanno tra i dieci ed i diciotto anni gli straordinari ballerini che giungono dal Brasile con la Escola do Teatro Bolshoi. La scuola, fondata dal prestigioso Teatro Bolshoi di Mosca, ha dato nuove aspettative ad un numero enorme di bambini e ragazzi brasiliani. Il Bolshoi propone un ricco Gala incentrato, nella prima parte, sulla figura e la musica di Chopin, nel bicentenario della nascita.

Il Cinema – Chiude la tre giorni un evento dedicato alle scuole della Costiera. Dalla collaborazione con il Giffoni Film Festival nasce la possibilità di proiettare, con la nuova tecnologia 3D, il film “Nightmare before Christmas” di Tim Burton: il cinema a Ravello, insomma, un altro piccolo miracolo reso possibile dall’Auditorium Niemeyer.

La Musica Pop – Attesissimo il concerto di Lucio Dalla, amico fedele di Ravello. Il noto cantautore non ha voluto perdere l’occasione di esibirsi in quell’auditorium che ha visto nascere, nel corso degli ultimi due anni. Il suo concerto sarà una novità assoluta: ad accompagnarlo, infatti, sarà l’orchestra del San Carlo , chiamata a dare veste classica ai suoi successi di sempre.

I Convegni – Due imperdibili convegni arricchiscono la tre giorni di interessanti momenti di riflessione. Alcuni tra i più importanti architetti di oggi si riuniranno in Villa Rufolo per celebrare il genio di Niemeyer, mentre di cultura come risorsa si parlerà nella sala convegni dell’Auditorium.

All’inaugurazione non parteciperà fisicamente Oscar Niemeyer, poichè “Come tutti sanno non prendo l’aereo – commenta Niemeyer – ma vorrei esserci per l’inaugurazione…”. Per Ravello con l’Auditorium arriva l’ora della svolta, dopo essere diventata una delle cittadine più belle della Costiera Amalfitana e conosciuta in quasi tutto il mondo, adesso potrà destagionalizzare il turismo, proponendo eventi anche in mesi più freddi. Così da diventare la Salisburgo del Mediterraneo, grazie a quest’opera che a detta del suo autore “vi sorprenderà, vedrete”.
"Da www.auditoriumoscarniemeyer.it"

Apertura San Carlo


San Carlo , Napolitano entusiasta

È stato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’ospite d’onore della riapertura del restaurato teatro San Carlo in occasione della rappresentazione de “La clemenza di Tito” di Mozart che ha inaugurato la stagione lirica del Massimo partenopeo.

«Siamo in un teatro nuovo - ha dichiarato Napolitano commentando gli ultimi interventi di restauro - tecnologicamente avanzato, che presenta degli ambienti e soprattutto delle opportunità per i lavoratori che hanno pochi altri teatri».

Al fianco del Presidente, oltre al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, c’era l’etoile Roberto Bolle che ha illustrato le novità di uno spazio adibito proprio alle prove della danza classica. «Ci sono tutte le condizioni - ha concluso Napolitano - perché il San Carlo operi ai massimi livelli. Occorrerà uno sforzo ed un sostegno sistematico».

(Dal quotidiano Roma del 28/01/2010 )

martes, 26 de enero de 2010

"Panorama" presenta la Clemenza di Tito

RONCONI E MOZART

Sembra già di vederlo felice,
il presidente. Giorgio Napolitano
sarà infatti a Napoli, la sua Napoli,
il 27 gennaio, ospite d’onore
della doppia inaugurazione del Teatro
San Carlo: per il completamento
dei lavori di ristrutturazione
e per la prima del cartellone d’opera,
con la messa in scena della Clemenza
di Tito di Wolfgang Amadeus Mozart,
con la regia affidata a Luca Ronconi
(«Il teatro è bellissimo e la sala prove
è la migliore del mondo» sostiene).
In sintesi: l’imperatore romano scampa
a un complotto per ucciderlo e scopre
i congiurati, che una volta condannati
vengono perdonati da Tito. Opera seria
in due atti, musicata su libretto
di Caterino Mazzolà e ultimo lavoro
del genio salisburghese, ebbe proprio
a Napoli la sua prima italiana nel 1809.
Il 27 gennaio la direzione
dell’orchestra e del coro del San Carlo
sarà di Jeffrey Tate. I costumi
di Emanuel Ungaro vestiranno Gregory
Kunde, nel ruolo di Tito, affiancato
in scena da Teresa Romano, Elena
Monti, Monica Bacelli, Vito Priante
e Francesca Russo Ermolli. Le scene
sono di Margherita Palli e le luci
di A. J. Weissbard. Il maestro del coro
è Salvatore Caputo, in città
una leggenda vivente. Non quanto
Napolitano, ovviamente.
(C.P.)

lunes, 25 de enero de 2010

Teatro San Carlo restaurato


foto "corriere della sera"-26 gennaio 2010

Aspettando la "prima"- Corriere della Sera

Il San Carlo restaurato riapre con Ronconi

NAPOLI - Antico e nuovo di zecca. Così il Massimo napoletano riapre le porte alla città. E mercoledì sera sontuosa prima con l'opera mozartiana «La clemenza di Tito» diretta da Luca Ronconi e, per l'orchestra, da Jeffrey Tate.
«Rinasce il San Carlo , è un nuovo San Carlo . Il teatro più bello d’Europa e del mondo è ora anche tra i più moderni e competitivi. Per Napoli è un grande salto di qualità». Così il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino presentando alla stampa la fine dei lavori di restauro del teatro di San Carlo di Napoli per i quali la Regione ha investito 65 milioni di euro.

LA PRIMA - È atteso anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano, mercoledì sera, 27 gennaio prossimo, per l'apertura della stagione teatrale del massimo partenopeo. In scena la prima de «La Clemenza di Tito» di Mozart, diretta da Jeffrey Tate, per la regia di Luca Ronconi.

Tra il pubblico - superesauriti i biglietti in vendita - ci saranno il cardinale Crescenzio Sepe, il ministro della cultura Sandro Bondi e sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta. L'opera di Mozart, sebbene in italiano, avrà sopratitoli in italiano perché, spiegano dal Massimo, gli spettatori non conoscono più i libretti così, ogni messinscena della stagione, indipendentemente dalla lingua, avrà sempre suoi sopratitoli.

LA RISTRUTTURAZIONE - «Il teatro è tutto ristrutturato - ha aggiunto Bassolino - grazie alla competenza dell’architetto Elisabetta Fabbri e vorrei sottolineare che gran parte delle maestranze sono napoletane. Chi frequentava il San Carlo fino a pochissimo tempo fa si renderà conto che il teatro è tornato grande e bello come una volta ma ora è più moderno e più competitivo. Mi sembra giusto sottolineare anche - ha aggiunto Bassolino - la grandissima efficienza che abbiamo avuto nei tempi di realizzazione del restauro davvero senza confronto anche dal punto di vista amministrativo nell’uso programmato delle risorse pagando tutto nei tempi previsti. Il nostro è un grande esempio consapevoli dell’importanza che la cultura riveste per la nostra città e in un momento difficile per l’economia italiana, regionale e cittadina. Il San Carlo è un grande ambasciatore di Napoli nel mondo. Ora ci attendiamo grandi risultati da una programmazione di altissimo livello».

LA SFIDA DELL'ACUSTICA - «Una delle sfide più importanti da vincere per il restauro del teatro di San Carlo - ha detto Bassolino - è stata quella di mantenere intatta e, se possibile, migliorare l’acustica non solo della sala grande ma anche di quella prove. Una sfida, che è stata vinta anche a detta dei grandi maestri che in questi giorni sono venuti a trovarci». «Ho sempre sentito dire da maestri come Riccardo Muti, Salvatore Abbado e Roberto de Simone ma anche da altri grandi direttori d’orchestra - ha continuato il governatore - che il San Carlo non era solo tra i più bei teatri al mondo ma che era un teatro importante anche dal punto di vista della resa acustica».

«IL CONFORTO DI MUTI» - Lo spinoso problema dell'acustica ha però trovato presto una soluzione: «Fra i dubbi iniziali - ha detto Bassolino - in fase di programmazione dei lavori di restauro, quindi, l’acustica era quella che più ha fatto discutere. Poi è stato proprio Riccardo Muti, che ci è molto vicino, a dirci che alla fine dei lavori effettuati il risultato acustico è davvero straordinario. Il restauro del San Carlo corrisponde al suo rilancio promozionale perché potrà offrire nuove opportunità di lavoro, scambi con altri teatri e si potrà ospitare le più importanti produzioni internazionali. Si apre una fase nuova da tutti i punti di vista».

L'ULTIMA COMPOSIZIONE DI MOZART - «La clemenza di Tito» di Wolfgang Amadeus Mozart da un libretto di Pietro Metastasio ebbe una grande fortuna nel Settecento e dopo. Eppure alla moglie di Leopoldo II, Maria Luisa di Borbone l'opera al suo debutto non piacque affatto se la definì: «una porcheria tedesca in lingua italiana ». Ma la Borbone ce l'aveva con Caterino Mazzolà che non si era limitato a rinfrescare il vecchio libretto di Metastasio ma «stravolto». L'opera K 621 - «La clemenza di Tito», appunto - è l'ultima composizione del genio salisburghese (musicata su libretto di Caterino Mazzolà, a sua volta basato su un melodramma del 1734 di Pietro Metastasio). La prima rappresentazione si tenne al Teatro degli Stati di Praga il 6 settembre 1791 in occasione dei festeggiamenti per l'incoronazione di Leopoldo II a re di Boemia.

Presentato il San Carlo

Presentato il San Carlo restaurato

'Lavori a tempo di record'

Antonio Bassolino ha visitato il teatro dopo la ristrutturazione effettuata a tempi di record. Un restauro che ha valorizzato le architetture originarie della struttura rendendola all'avanguardia in Europa grazie alle macchine da palcoscenico tecnologicamente all'avanguardia.
Inaugurazione ufficiale il 27 gennaio alla presenza del capo dello Stato con La clemenza di Tito di Mozart

E' stato un restauro a tempi di record a restituire a Napoli il nuovo teatro San Carlo . Un lavoro che non solo ha valorizzato le architetture concepite da Antonio Nicolini nel 1816 dopo un devastante incendio che aveva distrutto il teatro inaugurato nel 1737, ma anche rendendolo tra i più moderni d'Europa con macchine da palcoscenico tecnologicamente all'avanguardia.
Oggi il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino ha visitato il teatro assieme al commissario straordinario Salvatore Nastasi e all'architetto Elisabetta Fabbri che ha gestito la ristrutturazione.
Mercoledì prossimo, in occasione della prima della "Clemenza di Tito" di Mozart con la regia di Luca Ronconi che apre il cartellone del Massimo napoletano, le nuove sale prova per orchestra e regista e quella per il corpo di ballo, ma anche i prototipi di macchinari silenziosi e calibrati per il palcoscenico sancarliano verranno mostrati al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano da Bassolino, che ha permesso i lavori con 67 milioni di euro di fondi europei, e dal commissario Nastasi, l'uomo che ha voluto questo rinnovamento e che l'ha gestito ripianando contemporaneamente un bilancio precario.

"Ringrazio le maestranze - dice Nastasi, parlando con i giornalisti - ma anche la città. Abbiamo lavorato giorno e notte per 330 giorni, due tranche di lavori tra il 2008 e il 2009, continuando a mantenere in piedi la programmazione fatta. Questo è un punto di ripartenza per il teatro. E ieri la prova generale della 'Clemenza' è andata più che bene anche perchè abbiamo visto la sala piena".
L'architetto Elisabetta Fabbri, che ha ricoperto il ruolo di direttore artistico della radicale ristrutturazione, sottolinea come per il restyling della Scala siano stati impiegati 930 giorni di lavoro e per la Fenice 630, "ed erano teatri chiusi per tutto quel periodo. Noi non abbiamo chiuso". "Rinasce il San Carlo , più moderno e quindi più competitivo - sottolinea Bassolino, che nel corso della visita non manca di stringere molte mani di operai ancora all'opera - è tornato grande e bello ed ha fatto un salto di qualità. I lavori sono stati compiuti anche con maestranze in gran parte napoletane, segno della presenza un know how di primo piano nella nostra città. C'è stata poi una grande efficienza nei tempi di realizzazione del restauro, con una perfetta coincidenza tra restauri e riammodernamenti e azione amministrativa nella programmazione dell'uso delle risorse.
"Dalla Repubblica"-25 gennaio 2010

domingo, 24 de enero de 2010

Prova Generale Clemenza di Tito


Oggi alle 17.00 il Teatro San Carlo apre le sue porte al pubblico per la prova generale della "Clemenza di Tito" di Mozart.
Sará il primo contatto del coro e dell'orchestra con il pubblico napoletano dopo il grande restauro della sala d'opera piú antica del mondo.

viernes, 22 de enero de 2010

"9 Beethoven" Auditorium Ravello

"Inaugurazione Auditorium Oscar Niemeyer-Ravello"
Beethoven-9 Sinfonia
Orchestra e Coro del Teatro San Carlo
Solisti dell'Accademia del Teatro La Scala
Direttore d'orchestra:David Afkham
Direttore del coro:Salvatore Caputo
sabato 30 gennaio 2010
19.00

Aspettando la apertura del Teatro San Carlo

Aspettando la grande apertura del Teatro San Carlo, prevista per il 27 gennaio, con la "Clemenza di Tito" di Mozart, continuano le prove d'assieme dell'opera, mentre il coro sta preparando la "9 Sinfonia" di Beethoven per l'inaugurazione dell'Auditorium di Ravello del 30 gennaio e la "Messe solemne" di Rossini per la stagione sinfonica invernale del 6-7 febbraio

jueves, 21 de enero de 2010

Sala coro Teatro San Carlo

Dalle finestre della Sala coro del Teatro San Carlo questo è il panorama!!
Alla sinistra il Maschio Angioino, al centro il mare con il Vesuvio e alla destra si puó intuire il Palazzo reale.

miércoles, 13 de enero de 2010

Jeffrey Tate e Salvatore Caputo


Foto col Maestro Jeffrey Tate dopo la prova di sala della "Clemenza di Tito" di Mozart del 12 gennaio 2010 (foto Nino Mennella)

Jeffrey Tate prova "Clemenza di Tito" con il coro














Il 12 gennaio il Maestro Jeffrey Tate ha provato con il coro del Teatro San Carlo la "Clemenza di Tito" di Mozart, in vista del debutto della stagione d'opera per il 27 gennaio 2010. É stato sincero ed emozionante il ringraziamento di questo celebre maestro per il successo del "Requiem" di Fauré del 18 dicembre 2009. La prova é andata bene ed è stata un interessante scambio di opinioni tra il Coro ed il Maestro per meglio prepararsi a questo importante debutto.

Debutto nella sala coro Teatro San Carlo



Il 12 gennaio 2010 finalmente siamo entrati nella storica sala coro del Teatro San Carlo. La sala é stata rinnovata nell'acustica e si trova al quarto piano del Teatro con le finestre sul golfo di Napoli, il Vesuvio e il Castello Angioino.
In queste foto stiamo provando la "9 sinfonia" di Beethoven, in vista dell'inaugurazione dell' Auditorium di Ravello, un evento cruciale della cultura italiana.
Vediamo con immenso piacere che il Coro del Teatro é stato invitato a essere il primo organismo a cantare nel nuovo auditorium. Il concerto sará il 30 gennaio 2010.

martes, 12 de enero de 2010

Intervista con "PluralEducación" di Buenos Aires

Periódico PluralEducación(dicembre 2009)

Hasta hace unas semanas, dirigió el Coro Estable del Teatro Colón. Después de cinco años de residencia en la Argentina, regresó a su Italia natal para responsabilizarse del coro del Teatro San Carlo de Nápoles, considerado el más antiguo del mundo.

¿Cómo se inicia su vínculo con la música?
Mi padre era de familia bastante pobre y no había tenido la oportunidad de estudiar música. Entonces, cuando le dije que quería estudiar teclado –tendría diez años–, me compró uno. Eso fue muy positivo porque él pudo «canalizar» conmigo y, a la vez, me permitió tener recursos para poder estudiar.

¿Dónde transcurrió su infancia?
Soy de un pueblo del sur de Italia, muy lejano de los centros de estudio. Iba a la escuela y paralelamente hice mis estudios de música. Era mi segunda alternativa, aunque al final fue la que me dio trabajo. Pensaba dedicarme al estudio de la historia, pero la música me brindó trabajo desde chico. A los 14 años, ya tocaba jazz y música pop italiana. Tocando los fines de semana durante los veranos, ganaba mucho dinero, así que tenía una autonomía económica inimaginable en relación con los otros chicos. A los 20 años, terminé mis estudios de música y me ofrecieron ir a trabajar a Roma. Yo hacía música clásica que, por lo general, da una estructura de la cual es muy complicado salir, pero el haber tocado música popular me dio otra formación y me permitió la variedad.

¿Cuándo llega al Teatro Comunal de Florencia?
En 2000 me llaman del Teatro Comunal de Florencia para trabajar como asistente del maestro argentino José Basso. Mi trabajo consistía en lo mismo que el director del coro: preparar al coro, ensayar, tocar el piano. Estuve cinco años con él, y después me convocaron del Teatro Colón en 2005.


¿Cómo recuerda su ingreso al Teatro Colón?
En febrero de 2005, llegué como invitado. La gente del coro apostaba a que yo duraría dos días, porque tenía 30 años. Luego, nombran a un director general que inicia una búsqueda de director en Europa. Firmé un contrato de 7 ensayos con la condición de que si no le gustaba mi trabajo, yo me volvía a Italia. Al poco tiempo, lo echaron. Parecía una película de terror; todos los días, echaban a uno. Un día me di cuenta de que yo era el único que quedaba de los que habíamos entrado juntos. Después me confirmaron, y pasé 4 ministros de Cultura, tres jefes de Gobierno, 4 directores, en una situación de mucho estrés porque con cada uno, se empieza de cero. Estoy a favor de los cambios y en contra de las reelecciones. La gente necesita cambios, escuchar otras perspectivas, tener otras miradas, pero ¡la velocidad de cambio de los argentinos...! Mientras dirigí el coro, ¡cambiaron a los directores de ballet siete veces!

¿Qué significa para un director trabajar en el Teatro Colón?
A pesar de su posible decadencia, el Teatro Colón tiene el encanto de una «miss mundo» de hace cuarenta años. Fue muy fuerte para mí entrar a los 30 años al Teatro Colón de Buenos Aires, algo que la conservadora sociedad italiana no hubiera permitido debido a mi edad.

¿Cómo imagina su regreso a Italia?
Europa está muy decadente actualmente. Falta ambición de futuro. Mi generación está sufriendo mucho porque es la primera vez que los hijos están peor que sus padres. Mi abuelo fue campesino; mi padre –él pudo estudiar primaria y secundaria– fue obrero; yo fui a la Universidad. Ahora, eso se cortó. Mis compañeros de estudios están sin trabajo y no lo van a conseguir, o tienen contratos precarios, no estables... hay un gran malestar.

Después de estos cinco años, ¿cómo deja a la Argentina?
Cuando vine, no conocía el sistema de las crisis cíclicas de la Argentina, y escuchaba un entusiasmo que me encantaba.
Cuando volvía a Europa, contaba acerca de ese ánimo, mientras que acá me decían: «Se viene una crisis». En Europa, todo es mucho más lento: la crisis actual viene tras veinte años de estabilidad. Con crisis cada cinco o seis años, más allá de la crisis real, creo que de tanto pensarla... al fin sucede. No estaba preparado para ese código, me costaba entenderlo. Eso es lo que más me chocó.

En su afán por llevar la música clásica a ámbitos no tradicionales, ¿qué conciertos recuerda?
Hicimos un concierto en el Hospital Italiano, una ópera en la cancha de Vélez. Un capítulo especial merece el trabajo que hicimos con las escuelas estatales del Ministerio de Educación. Con «La ópera va a la escuela», trabajamos con los niños, pero también con docentes de distintas áreas: Plástica, Música, Lenguas extranjeras, Lengua y literatura. Entre todos, logramos que los chicos estudiaran la obra en su idioma original, comprendieran el contexto social que describe, dibujaran y pintaran la escenografía y que diseñaran el vestuario de los cantantes líricos. El desarrollo de esta parte creativa es fundamental. Así, el día del concierto es una verdadera fiesta. Todos se sienten parte y se acercan a un género que, en la mayoría de los casos, es ajeno a sus gustos musicales.

¿Cómo definiría un coro?
Creo que un coro expresa, de manera incomparable, las virtudes y defectos del colectivo social. Esto lo pude observar especialmente cuando dirigí el Coro de Docentes En Voz Alta: un conjunto de 130 docentes donde cada uno aporta desde su singularidad a la expresión del todo.

domingo, 10 de enero de 2010

Clemenza di Tito


"La Repubblica" presenta la Clemenza di Tito(8 gennaio 2010)

San Carlo, La clemenza di Tito inaugura il restyling del teatro

Il 27 gennaio si apre la nuova stagione del San Carlo di Napoli. Una doppia inaugurazione: per il cartellone d'opera con la messa in scena del nuovo allestimento de La clemenza di Tito di Mozart; e per il completamento dei lavori di ristrutturazione che hanno interessato la sala e i palchi (nel 2008) e il palcoscenico (lavori conclusi nel dicembre 2009).

"Una ristrutturazione che pur rispettando e riportando alla luce l'antica bellezza del San Carlo , ha reso il teatro uno dei palcoscenici più moderni al mondo", si legge in una nota.
Nel nuovo allestimento de La clemenza di Tito, dirigerà l'orchestra e il Coro del San Carlo il maestro Jeffrey Tate; la regia è di Luca Ronconi, i costumi creati dal couturier Emanuel Ungaro, le scene di Margherita Palli, le luci del light designer A. J. Weissbard, il maestro del coro è Salvatore Caputo, con Gregory Kunde, nel ruolo di Tito, affiancato in scena da Teresa Romano, Elena Monti, Monica Bacelli, Vito Priante e Francesca Russo Ermolli.

E per i veri appassionati, il San Carlo ha messo in vendita le vecchie poltrone al prezzo di mille euro l'una Una vera chicca per melomani, abbonati, e per chi ama la storia e la vita del più antico teatro d’opera del mondo, il San Carlo di Napoli.

Musicata su libretto di Caterino Tommaso Mazzolà, a sua volta basato su un melodramma del 1734 di Pietro Metastasio, La clemenza di Tito ebbe la sua prima rappresentazione il 6 settembre del 1791, al Nationaltheater di Praga, in occasione dell'incoronazione di Leopoldo II a re di Boemia.
Proprio al Teatro di San Carlo , il 14 maggio del 1809, si tenne la "prima" italiana con le scenografie del celebre architetto Antonio Niccolini, lo stesso che, nel medesimo anno, aveva progettato la nuova facciata del teatro e che ne avrebbe in seguito curato la ricostruzione dopo il devastante incendio del 1816.
Inaugurazione e prima rappresentazione, mercoledì 27 gennaio 2010, ore 19.30, repliche il 29, 31, 2 e 3 febbraio

jueves, 7 de enero de 2010

CLEMENZA DI TITO


Direttore Jeffrey Tate
Regia Luca Ronconi
Maestro del coro Salvatore Caputo
Scene Margherita Palli
Costumi Emanuel Ungaro
Luci Andrew J. Weissbard

Tito Vespasiano Gregory Kunde
Vitellia Teresa Romano
Servilia Elena Monti
Sesto Monica Bacelli
Publio Vito Priante
Annio Francesca Russo Ermolli

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

Teatro di San Carlo
INAUGURAZIONE
mercoledì 27 gennaio ore 19.30 turno A


venerdì 29 gennaio ore 18 turno B
domenica 31 gennaio ore 17 turno F
martedì 2 febbraio ore 20.30 turno C
giovedì 4 febbraio ore 18 turno D

martes, 5 de enero de 2010

Critica "Requiem Faure"

Concerto "Requiem" di Fauré
Direttore: Jeffrey Tate
Direttore Coro: Salvatore Caputo
Coro ed orchestra del Teatro San Carlo
"Stagione Autunnale Sinfonica Teatro San Carlo"
18 dicembre 2009
Auditorium RAI di Napoli
Critica "Il Mattino"(23 dicembre 2009)
"Sia l'orchestra del San Carlo,sia il coro sono spinti ad una ricerca di tinte pertinenti e meno scontate, ricavando momenti di bel suono dietro i quali si percepisce la volontá di reinterpretare la tradizione in termini di novitá strumentale e timbrica.
Limpido successo finale"

sábado, 2 de enero de 2010

Ripresa prove Coro Teatro San Carlo

Il 7 gennaio riprenderanno le prove del Coro del Teatro San Carlo.
In questo mese il Coro preparerà tre produzioni:
1- Mozart- Clemenza di Tito, in vista dell'apertura del Teatro e dell'inizio della Stagione lirica: debutto 27 gennaio
2- Beethoven- 9a Sinfonia, in vista dell'inagurazione dell'Auditorium di Ravello:
debutto 30 gennaio
3-Rossini- Messe Solemnelle, in vista della stagione sinfonica d'inverno del Teatro San Carlo:
debutto 6 febbraio